Il risparmio dell’energia in casa, e dunque anche per i costi in bolletta che gravano sulle famiglie, è consentito anche mediante il corretto utilizzo degli elettrodomestici. Non solo, ma anche l’attuale condizione dell’elettrodomestico è fondamentale per valutare il corretto consumo di energia elettrica in casa.
Uno degli elettrodomestici che consuma maggiormente è sicuramente il frigorifero: come valutare i consumi e come ridurli, non solo, ma cosa aumenta gli stessi consumi del frigorifero di casa?
Intanto dobbiamo sottolineare come le recenti ricerche sui consumi degli impianti domestici sono state implementate parallelamente alla crescente sensibilità ecologica e sull’impatto ambientale di tali sistemi. Elettrodomestici come i frigoriferi producono ed emettono sostanze e gas dannosi per l’ambiente che ci circonda, i clorofluorocarburi, o comuni CFC. Devastanti a livello ecologico.
I consumi del frigorifero: tutti i frigoriferi di ultima generazione sono di classe A+, A++ o A+++. Ossia dispongono di motore isolato e ottimizzato per consumare in maniera inferiore e diminuire le emissioni nocive. Il frigorifero vecchio potrebbe avere guarnizioni non più ottimali e isolanti: una semplice guarnizione non ottimale aumenta i consumi e i costi in bolletta. Quindi, bisogna riporre attenzione sul funzionamento dei propri elettrodomestici a 360 gradi e sotto molteplici punti di vista. Altrimenti è meglio (e conveniente a livello economico) passare ad un elettrodomestico nuovo.
Se hai il frigorifero vecchio, come ridurre i consumi? Paradossalmente tenendolo sempre pieno. Infatti, i cicli di accensione e spegnimento sono in questa maniera molto meno frequenti e la temperatura viene mantenuta dagli stessi prodotti interni al frigo. Non indugiando con il frigorifero aperto: il conseguente scambio termico tra aria fredda interna e aria esterna che avviene quando lo si apre sono ridotti.