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Insilatrici tubolari: la migliore alternativa ai sili metallici per gli agricoltori

Gli stoccatori professionali sono soliti utilizzate per la conservazione di innumerevoli varietà di prodotti agricoli i sili metallici. Questa modalità di stoccaggio fa molta fatica però a diffondersi tra gli agricoltori, prima di tutto perché comporta spese davvero molto ingenti, che gli agricoltori odierni non possono assolutamente permettersi di sostenere. Per fortuna nel corso degli ultimi anni è arrivata un’alternativa più che valida, l’utilizzo cioè delle macchine insilatrici tubolari. Con l’ausilio di queste macchine gli agricoltori hanno infatti la possibilità di stoccare i loro prodotti in appositi sacchi tubolari che prendono il nome di silobag: la macchina realizza l’insilamento tramite gravità e lascia alle sue spalle il sacco pieno, così che sia possibile creare sili orizzontali allineati in modo impeccabile, sfruttando al contempo la massima capacità contenitiva possibile.

L’acquisto di una macchina insilitracie tubolare ha ovviamente un costo, ma sempre nettamente inferiore rispetto al costo di un silo metallico e al costo delle autorizzazioni che necessariamente dovrebbero essere richieste. Inoltre è sempre possibile oggi come oggi risparmiare, sia facendo affidamento su macchinari usati debitamente revisionati, sia scegliendo macchinari nuovi a rate oppure cercando l’azienda che offre il migliore rapporto tra qualità e prezzo tramite la richiesta di un numero davvero elevato di preventivi, che, lo ricordiamo, sono sempre gratuiti e senza alcun tipo di impegno e che possono nella maggior parte dei casi ormai essere richiesti in pochi click appena anche direttamente online.

Riassumendo, l’utilizzo delle macchine insilatrici comporta come vantaggio:

  • Risparmio economico intenso
  • Tempistiche di stoccaggio davvero molto brevi
  • Allineamento impeccabile dei sili orizzontali
  • Possibilità di sfruttare la capacità contenitiva al meglio

C’è però ancora un altro vantaggio che merita assolutamente di essere presi considerazione. Lo stoccaggio in silobag infatti sembrerebbe essere il miglior metodo di conservazione che sia possibile ottenere, in modo particolare per i cereali, ma anche per erbe, polpe, scarti di lavorazioni ortofrutticole e simili. A quanto pare infatti tutti questi prodotti temono in modo davvero intenso l’umidità, un problema quello dell’umidità che con i silobag viene eliminando alla radice in quanto questi il prodotto viene compresso immediatamente e in quanto il sacco viene chiuso in modo ermetico. Così è infatti possibile evitare che si possa creare alcun tipo di fermentazione microbica, garantendo una conservazione impeccabile a lungo nel tempo del prodotto.

Le macchine insilatrici tubolari oggi presenti in commercio sono tutte di alta qualità, performanti e realizzate con materiali che consentono una resistenza a lungo nel tempo. Sono disponibili in tre diverse versioni: in versione trainata, in versione trainata con motore diesel autonomo oppure in versione semovente. La scelta dell’una piuttosto che dell’altra versione dipende prima di tutto dal budget che si ha a disposizione per l’acquisto del macchinario, ma anche dal modo in cui si preferisce lavorare e dallo spazio su cui ci si deve muovere. La scelta finale sta quindi all’agricoltore, ma è molto importante ricordare che è sempre bene chiedere consiglio al distributore su cui si decide di fare affidamento, così che sia possibile venire indirizzati sulle soluzioni più adatte per le proprie specifiche esigenze.

Centraline e programmatori per l’irrigazione wifi. Risparmio energetico e idrico

Le centraline e i programmatori di irrigazione Wi-Fi stanno letteralmente rivoluzionando il settore con una serie di vantaggi non solo di pratica funzionalità ma anche destinati ridurre drasticamente il consumo d’acqua evitando inutili sprechi.

Esse rendono completi i relativi impianti di irrigazione rivelandosi indispensabili per coloro che vogliono gestire in maniera efficiente il proprio giardino.

E’ possibile acquistare su Mondoirrigazione una centralina Wi-Fi professionale, scegliendo tra i prodotti dei marchi più conosciuti e affidabili, come Hunter, Rain Bird, Orbit.

Grazie a queste centraline non sarà più necessario intervenire manualmente ogni volta per attivare l’impianto. Infatti per pianificare nel modo più corretto possibile i tempi di irrigazione ci basterà programmare le tempistiche che preferiamo in relazione alle esigenze del nostro giardino, orto o frutteto. Con queste premesse è naturale dedurre il motivo per cui questo dispositivo continua ad essere particolarmente gettonato, specie da quando le sue funzioni possono essere tranquillamente attivate tramite un sistema Wi-Fi e quindi comodamente dal proprio smartphone o tablet.

Pensate soprattutto alla notevole utilità nel caso in cui passate poco tempo a casa. Infatti grazie a questi pratici dispositivi non dovrete più chiedere aiuto ai vostri vicini o a vostri parenti , vi basterà programmare l’irrigazione direttamente dal vostro dispositivo mobile senza necessariamente ritornare a casa per attivare l’impianto.

Queste caratteristiche vantaggiose unitamente al successo commerciale hanno contribuito all’immissione sul mercato nel corso degli anni di numerosi e differenti modelli dalle innumerevoli versioni. Il loro utilizzo è altamente semplificato dato che per usarli nel migliore dei modi basta semplicemente accedere all’apposita applicazione per Android e iOS dal proprio dispositivo mobile e procedere alla impostazione da remoto dei vari programmi disponibili, scegliendo tra i differenti tempi di irrigazione, il diverso valore di water budget, i relativi comandi manuali e tutte le altre funzioni che sono indispensabili per il corretto funzionamento dell’impianto automatico d’irrigazione del vostro giardino.

Per accedere alle varie funzionalità non è indispensabile avere a disposizione una rete Wi-Fi domestica ma volendo si può programmare la centralina in maniera tradizionale.
Bisogna inoltre sapere che sarà possibile sostituire i
programmatori esistenti sfruttando le stesse connessioni elettriche.

Possiamo anche evitare di scaricare l’app, quello che ci serve è un dispositivo come il pc su cui accediamo direttamente dal browser web e gestire cicli e operazioni di programmazione da remoto, oltre a controllare lo storico.

Alcuni di questi programmatori prevedono la possibilità di controllare un numero ampio di zone nel caso in cui si ha un giardino o un orto molto grande con l’opportunità di aggiungere in un secondo momento altri moduli di espansione e altri spazi di controllo. A ciò si aggiunge un’interfaccia pratico e intuitivo che consente a tutti di accedervi senza la necessità di conoscenze specifiche o lunghi manuali. Infine su alcune di queste centraline possiamo anche monitorare il consumo d’acqua installando un apposito misuratore di portata con l’opportunità di visualizzare sul proprio dispositivo una rappresentazione dei programmi impostati nell’arco di un mese, di una settimana e di un giorno.

Come scegliere un buon vino online senza essere grandi esperti

Il panorama della vendita online di vino, offre al consumatore innumerevoli scelte, ma come si può essere sicuri di acquistare un buon vino senza avere esperienza nel settore?

Per orientarsi nelle vetrine delle enoteche online, il primo consiglio da seguire è quello di preferire vini con una denominazione IGT (indicazione geografica tipica), DOC (denominazione di origine controllata) o DOCG (denominazione di origine controllata e garantita).
I vini appartenenti a queste tre denominazioni, sono sottoposti ad una analisi chimico-fisica ed un esame organolettico per verificare la presenza dei requisiti disciplinati per legge, inoltre garantiscono una provenienza geografica ben identificata.

Prima di effettuare un acquisto di vino online è necessario cercare sul web qualche informazione riguardante l’azienda produttrice, il territorio dove si effettua la vendemmia, l’annata di produzione; moltissime applicazioni offrono questo servizio per aiutare i potenziali acquirenti nella scelta di un buon vino, che soddisfi i propri gusti personali ed abbia un buon rapporto qualità/prezzo.

Se non siete amanti delle etichette e non volete perdere tempo a cercare informazioni su internet, vi sono molti e-commerce che consentono agli utenti di valutare il prodotto acquistato e di inserire le opinioni personali, leggendo questi commenti potrete farvi un’idea sommaria del vino più acquistato e consigliato dagli utenti.

Per scegliere un buon vino online, diffidate dalle scontistiche esagerate, si sa che il mercato online è conveniente, ma un buon vino venduto ad un prezzo esageratamente modico, non può essere un vino imbottigliato e prodotto secondo alti livelli qualitativi.

Per una ricerca più accurata, le enoteche online offrono una selezione per regione, di conseguenza sarà molto più facile scegliere un buon vino in base alla regione di produzione.

Se la ricerca del vino migliore, vi sembra difficile, visitate i siti delle guide specializzate in enologia, qui troverete una classifica dei vini migliori, così da essere sicuri di aver scelto il miglior prodotto in commercio; inoltre queste guide consigliano ai principianti il giusto abbinamento enogastronomico.

Ambiente: in quarant’anni le città hanno mangiato un quarto di campagna

 

Ambiente: in quarant’anni le città hanno mangiato un quarto di campagna

Un territorio grande come due volte la regione Lombardia per un totale di cinque milioni di ettari. equivalenti è stato sottratto all’ agricoltura che interessa oggi una superficie di 12,7 milioni di ettari con una riduzione di ¼ negli ultimi 40 anni.

E’ quanto è emerso dallo studio realizzato per la Coldiretti dal prof. Angelo Frascarelli, dal quale si evidenzia che l’erosione di terre fertili è imputabile alla sottrazione per usi industriali, residenziali, civili ed infrastrutturali, oltre che all’abbandono delle zone marginali. Un processo che mette a rischio la sicurezza del territorio in Italia dove – sottolinea la Coldiretti – ci sono 5.581 comuni, il 70 per cento del totale, a rischio idrogeologico dei quali 1.700 sono a rischio frana e 1.285 a rischio di alluvione, mentre 2.596 sono a rischio per entrambe le calamità.


In più di un caso su tre (42 per cento) chi acquista terra non è un imprenditore agricolo. Non è un caso infatti che i terreni agricoli battono l’oro nella classifica degli investimenti giudicati più sicuri dagli italiani e sono collocati al pari dei conti correnti ad alta remunerazione e al di sotto della casa, che è di gran lunga in cima alla graduatoria, secondo l’indagine realizzata da Coldiretti-Swg nell’ottobre 2009.

L’uso plurimo della terra (agricolo, residenziale, ricreativo, paesaggistico, ambientale) con spiccata conflittualità di interessi specialmente nelle aree di pianura, l’alta densità demografica, il fatto che solo il 30 per cento della superficie agricola coltivata è in pianura, i forti vincoli ambientali, paesaggistici ed idrogeologici generano una forte pressione che tiene particolarmente alto il valore della terra in Italia.

Tra i nuovi fenomeni va segnalata la domanda di terreni da destinare a pannelli fotovoltaici che si è aggiunta alla diffusione nelle aree fertili di impianti agroenergetici con la richiesta di terra da destinare alla produzione di biomassa.

La crisi finanziaria, con la ricerca di beni rifugio alternativi agli investimenti piu’ tradizionali come la borsa, rischia di favorire le speculazioni sui terreni agricoli facendone schizzare le quotazioni verso l’alto e ostacolandone ulteriormente l’acquisto da parte dei giovani imprenditori agricoli. “Il terreno è un costo per le imprese agricole che devono crescere e svilupparsi e l’aumento delle quotazioni rischia di trasformarsi in un ulteriore onere che si somma a quello della stretta creditizia” – ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare “l’importanza di misure antispeculative soprattutto per favorire l’inserimento dei giovani agricoltori”. I valori fondiari medi nell’Ue vanno da un minimo di 1.000 euro/ettaro nei Paesi dell’Est (Romania, Slovacchia, ecc.) ad un massimo di 34.000 euro/ettaro in Olanda, 25.000 euro/ettaro in Danimarca e 11.000 euro/ettaro in Spagna, secondo l’ Eurostat.

In Italia, il valore fondiario medio è di 17.000 euro/ettaro, ma è una media comprende anche i terreni marginali di montagna e collina dell’Appennino e delle Isole. I terreni di montagna e collina litoranea, paragonabili a quelli dell’Olanda e della Danimarca, hanno in Italia un valore fondiario medio di gran lunga superiore, da 38.000 euro/ettaro a 72.000 euro/ettaro.

Un’indagine di Coldiretti, appositamente svolta sui valori fondiari, ha messo in evidenza che, anche nel 2009 – anno di forte crisi dell’agricoltura –, il valore dei terreni continua a crescere nelle pianure con valori che raggiungono i 550.000 euro/ettaro, mentre diminuisce nelle aree più marginali della montagna alpina, appenninica e delle isole. I prezzi alle stelle dei terreni risultano spesso proibitivi per i giovani agricoltori che vogliono intraprendere un’attività agricola e costituiscono uno dei problemi più gravi all’insediamento e al ricambio generazionale. Per questo la formula dell’affitto rappresenta una valida alternativa per avviare l’attività agricola. Infatti la terra in affitto in Italia è in crescita e i giovani (con età inferiore ai 40 anni) detengono mediamente il 26 per cento della terra in affitto mentre per gli agricoltori più anziani (con età superiore ai 40 anni) tale percentuale scende mediamente al 13 per cento della terra in affitto. La terra di proprietà degli Enti pubblici è un fenomeno molto rilevante in Italia che detengono oltre il 7 per cento della superficie agricola utizzabile per un totale di quasi un milione di ettari ( 934.000 ettari ) destinati per la quasi totalità ai pascoli ( 887000 ettari ) ma anche seminativi ( 32000 ettari ) e colture legnose ( 15000 ettari ).

 

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