Giovedì 28 maggio, all’università di Modena-Reggio Emilia, la Lectio Magistralis di Wolfgang Sachs
La crisi economica in atto ci pone di fronte a domande epocali, che prescindono da esiti di breve periodo: quale modello di sviluppo sociale è conciliabile con la richiesta di giustizia sociale e con il rispetto dell’ambiente? Quali programmi dovrebbero essere realizzati per sostenere una crescita economica compatibile con la limitatezza delle risorse naturali? Quali strategie attuare per garantire la legittima aspirazione a condizioni di vita migliori da parte di una consistente maggioranza dell’umanità? E soprattutto: l’attuale modello di sviluppo “occidentale” è conciliabile con queste esigenze?
A dare un contributo per rispondere a questi interrogativi è Wolfgang Sachs, che terrà una Lectio Magistralis giovedì 28 maggio, alle 14.50, nell’aula magna della facoltà di Economia dell’Università di Modena e Reggio Emilia (viale Berengario 51, Modena). L’apertura dei lavori, prevista alle 14.30, vedrà gli interventi di Enrico Giovannetti, ordinario al dipartimento di Economia politica dell’ateneo modenese, Walter Tega, presidente della Fondazione Alma Mater, Paolo Bonaretti, presidente del Consorzio Spinner 2013. Quindi la parola alla Lectio Magistralis, dal titolo “Europa sostenibile: dalla crisi energetica ed economica alla sostenibilità”.
Responsabile del progetto interdisciplinare “Globalization and sustainibility” e membro del collegio “Environment and fairness in the world trade regime” del Wuppertal Institute di Berlino, il professor Sachs è uno dei massimi esperti a livello internazionale di economia e scienze sociali, con particolare riferimento alla corrente di pensiero dei “cultural studies”, rivoluzionario approccio al pensiero sociologico che rifiuta le categorie ideologiche a priori per studiare invece le dinamiche reali (del consumo, del lavoro, del razzismo, del femminismo, dell’etnicità…) a partire dall’“l’attribuzione di senso” operata dall’“attore sociale” (cioè la persona che vive, lavora, si confronta continuamente con un determinato contesto economico, sociale e culturale).
La necessità di rivedere profondamente il modello di sviluppo occidentale verso una maggiore sostenibilità sociale e ambientale, questa la tesi di Sachs, porta con sé nuove sfide, globali e locali, che istituzioni, mondo economico e società civile dovranno affrontare nei prossimi anni, specialmente in Paesi come il nostro che, per anni, hanno seguito la strada della crescita “infinita” e del Prodotto Interno Lordo come unico parametro per misurare ricchezza e benessere. Proprio queste sfide saranno presentate e discusse nella tavola rotonda che seguirà all’intervento del professor Sachs, a cui daranno il proprio contributo – coordinati da Antonio Cianciullo, giornalista de “La Repubblica” specializzato nel settore ambiente – Giovanni Sedioli, assessore regionale alla Scuola, formazione professionale, università e lavoro; Marzio Galeotti, docente di Economia politica all’università di Milano; Franco Mosconi, ordinario di economia industriale all’università di Parma. Quindi Antonio Federico, membro del Comitato tecnico-scientifico della Fondazione Sviluppo Sostenibile di Roma, Andrea Di Stefano, direttore Relazioni istituzionali di Novamont spa (Novara) e Carlo Stagnaro, direttore Studi e ricerche dell’Istituto Bruno Leoni (Torino).
L’iniziativa è organizzata nell’ambito di Spinner 2013, azione prevista dal Programma Operativo Regionale del Fondo Sociale Europeo (Fse), la cui attuazione è stata affidata dalla Regione Emilia-Romagna al Consorzio Spinner, costituito da Fondazione Alma Mater, Aster e Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa. Spinner 2013 intende creare in Emilia-Romagna una comunità della conoscenza che contribuisca alla crescita e allo sviluppo regionale attraverso un sistema integrato di opportunità, finanziarie e non – ad es. assistenza alla definizione di idee di impresa e di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione; servizi di consulenza specialistica; conferenze e seminari – rivolte alle persone e riconducibili a sei diverse tipologie d’intervento.
L’evento sarà aperto, dopo la tavola rotonda, a domande e interventi da parte del pubblico.
Per informazioni: Lucia Conti, 051-2091982; 051-2091990
e-mail l.conti@spinner.it